NUOVO CASSETTO PREVIDENZIALE CONTRIBUENTE

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di Ermelindo Provenzani e Angelo Pisciotta*

Con il messaggio n. 4702 del 14 dicembre 2020 è stato annunciato dall’Inps il rilascio del Nuovo Cassetto Previdenziale del Contribuente.

Non si tratta di uno strumento del tutto nuovo, ma di una evoluzione tecnologica, ormai necessaria, della versione precedente del cassetto previdenziale che tutti conosciamo e che, rimasto attivo per qualche mese al fine di consentire il graduale passaggio al nuovo sistema, è stato dismesso a far data dal 1° marzo 2022.

L’Inps, con il messaggio n. 771 del 16 febbraio 2022, ricorda infatti che è oramai pienamente operativo il “Nuovo Cassetto Previdenziale del Contribuente”, con una rinnovata veste grafica e molteplici funzionalità che consentiranno la verifica delle principali informazioni sulla posizione contributiva.

Tale esigenza di rinnovo e di evoluzione tecnologica di uno strumento che, ricordo, opera oramai da oltre 15 anni, è nata dal confronto e dalla collaborazione con gli intermediari abilitati, primi tra tutti i consulenti del lavoro e i dottori commercialisti, principali utenti e fruitori dei servizi di consultazione e comunicazione offerti dall’Istituto previdenziale.

Una delle novità più rilevanti, a parere di chi scrive, è che, a differenza del vecchio sistema “monolitico”, che offriva la possibilità, ad esempio, di consultare una sola fonte di informazione alla volta, nel nuovo cassetto previdenziale è possibile lavorare contemporaneamente su più finestre. È inoltre possibile (al momento solo potenzialmente, poiché la funzione non è ancora attiva) lavorare con tutte le tipologie di posizioni contributive afferenti ad un medesimo codice fiscale (ad esempio posizione Azienda DM e Gestione Artigiani/ Commercianti).

Dunque, il vecchio “blocco” è stato scomposto in un insieme di moduli tra loro indipendenti e che possono coesistere, attraverso una gestione a finestre, che possono essere affiancate e sovrapposte, permettendo una  consultazione  completa  e  simultanea  di molteplici aspetti relativi ad una medesima posizione contributiva.

Il nuovo sistema, garantisce l’Istituto, sarà leggero e flessibile, assicurando comunque la presenza di tutte le applicazioni esistenti nel cassetto tradizionale. Esso, inoltre, non dovrebbe essere soggetto a blocchi o rallentamenti dovuti a sovraccarico, come spesso succedeva utilizzando il vecchio cassetto previdenziale. Sul punto sembrano, tuttavia, registrarsi a tutt’oggi rallentamenti e malfunzionamenti che, si spera, vengano risolti quanto prima.

Ulteriore novità, non particolarmente rilevante ai fini del miglioramento funzionale dello strumento, è la possibilità di configurare l’interfaccia negli sfondi e nei colori, ad esempio scegliendo il tema desktop e lo stile delle applicazioni.

Di seguito una panoramica delle principali novità e funzione del Nuovo Cassetto Previdenziale del Contribuente.

Home del cassetto – ricerca contribuente

Di rilevante importanza è la nuova modalità di ricerca delle posizioni contributive su cui operare, sicuramente molto più snella e veloce rispetto al passato.

Si può cercare sia con l’inserimento diretto della matricola nello spazio “pos. contributiva”, sia cliccando su “apri ricerca” in Ricerca avanzata.

La ricerca avanzata mostra l’elenco dei codici fiscali e la denominazione dei soggetti per i quali l’intermediario ha la delega. Si può selezionare dall’elenco la posizione desiderata o, in alternativa, si può scrivere nella barra Cerca in alto a destra (anche pochi caratteri) e verranno mostrate le sole posizioni di interesse.

 

La ricerca può essere effettuata a due livelli:

  • per soggetto contribuente: dalla lista mostrata in base alle deleghe attive può essere selezionato il codice fiscale. Non appena l’applicazione sarà implementata, accedendo  al  codice  fiscale, sarà possibile operare per tutte le posizioni contributive per cui si ha la delega (aziende con dipendenti, artigiani/commercianti, etc)
  • per posizione contributiva, dalla lista si seleziona

prima il codice fiscale, poi la posizione contributiva (al centro della schermata). Attualmente, tale scelta è l’unica che permette di operare in maniera completa sulla posizione contributiva

Come sopra anticipato, questa funzionalità di ricerca è la prima grande novità rispetto al cassetto previdenziale, in quanto prima era possibile effettuare la ricerca solamente inserendo la matricola o scegliendo dalla lista delle posizioni per cui si ha delega ad operare.

Di seguito, alcune schermate di esempio per descrivere le funzionalità del nuovo Cassetto Previdenziale del Contribuente.

Dati sintetici

Vengono mostrati tutti i dati relativi alla posizione aziendale,  quali  la  denominazione,  la  sede  di competenza, il codice statistico contributivo e il codice Ateco 2007, dato, quest’ultimo, di rilevante importanza come abbiamo potuto vedere nei mesi scorsi, ai fini di individuare il settore di attività di inquadramento del soggetto contribuente (ad esempio, ai fini della fruizione dei bonus contributivi messi a disposizione per  particolari  settori  di  attività  nel  periodo emergenziale).

È presente altresì lo storico dell’inquadramento, in cui sono riportate tutte le vicende modificative intervenute nel tempo.

Posizione contributiva

Dopo la selezione della posizione contributiva di interesse, si attiverà il menù a sinistra. Attivando una delle voci, il menù aprirà delle sottovoci di menù (precedute da un pallino). Attivando una sottovoce, nell’area applicativa saranno presentate le funzioni disponibili per l’applicazione avviata.

Per quanto riguarda il layout, la schermata è composta da:

  • Area orizzontale in alto con le sintesi informative del contribuente
  • Area verticale con la ricerca delle posizioni e il menù dinamico
  • Area applicativa con i risultati delle applicazioni

La sezione dati complementari è la più ricca di applicazioni. Di seguito alcuni esempi

DM10 trasmessi

con indicazione del periodo di competenza, della data di trasmissione, della somma a credito, della somma a

debito e del saldo finale.

Riepilogo annuo F24

con indicazione del codice tributo, del periodo di riferimento, della data di versamento, dell’importo del pagamento e dell’eventuale compensazione.

È inoltre possibile aprire e consultare più anni contemporaneamente e stampare la lista in excel o in pdf.

Avvisi di addebito

In tale sezione sono riportati tutti gli avvisi di addebito notificati nel tempo, con indicazione dell’ID Cartella/ Avviso (dato molto importante e, in passato, di difficile reperibilità), dello stato della notifica e di tutti i dati relativi agli importi riscossi/residui/inseriti in dilazioni, etc.

Inoltre, cliccando sul bottone relativo a ciascun avviso si apre il dettaglio del tributo originario, completo della descrizione e degli importi

Interessante è, infine, la sezione Illeciti penali, nella quale vengono elencati tutti i periodi per i quali risulta omesso il versamento della quota dei contributi a carico dei lavoratori. Si ricorda sul punto che con il d.lgs. n. 8/2016, a seguito del processo di parziale depenalizzazione del reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali operate, il legislatore ha introdotto due diverse fattispecie di sanzioni, legate al valore dell’omissione (sanzione penale per importi superiori ad euro 10.000 annui, sanzione amministrativo-pecuniaria per importi inferiori ad euro 10.000 annui)

In  conclusione,  è  sicuramente  da apprezzare  lo  sforzo  dell’Istituto Previdenziale volto al miglioramento di uno strumento che era ormai obsoleto e di difficile consultazione ed utilizzo.

Tuttavia, l’intervento, ormai dovuto ed urgente, altro non fa che allineare la piattaforma agli standard attuali, a cui tanti altri fornitori di analoghi servizi online si sono conformati già da tempo.

L’aspettativa è che l’Inps riesca, anche grazie alla collaborazione degli utenti, che meglio di tutti conoscono le criticità e le debolezze del servizio offerto, a migliorare e a rendere sempre più evoluti i servizi di comunicazione e consultazione dallo stesso offerti.

*Odcec Palermo

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