di Stefano Grimaldi*

Il visionario genio di Kubrick, attraverso la settima arte, già decenni fa ci proiettava con un capolavoro avveniristico in un futuro distopico (partendo dalla scoperta degli utensili usati dagli ominidi) profetando un culmine dell’umanità evoluta, governata da macchine (fin troppo senzienti) dalla intelligenza generativa, evolutiva, distruttiva. Continua a leggere

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di Marco D’Orsogna Bucci*

In data 16 Febbraio 2024 a distanza di 6 anni dalla scadenza del precedente accordo di rinnovo, le parti sociali (Confprofessioni-Filcams CGIL, Fisascat Cisl e Uiltucs) hanno sottoscritto l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti degli studi e delle attività professionali. Un rinnovo atteso da tempo dall’intero comparto, che ha anticipato la stagione di importanti rinnovi di settore come ad esempio il Ccnl Terziario-Commercio. Continua a leggere

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di Anna Castoldi*

La Riforma del Terzo Settore, legge delega 106/2016 Continua a leggere

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di Paolo Soro*

La novellata disciplina contrattuale dell’apprendistato per il praticantato per l’accesso alle professioni ordinistiche, di cui all’art. 32 del Ccnl 16/02/2024 studi professionali, impone un’esaustiva disamina, non solo di tipo meramente contrattuale. Continua a leggere

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di Graziano Vezzoni*

L’Inps, a partire dal 1° gennaio 2014, gestisce le prestazioni economiche relative all’indennità di malattia, maternità, disabilità e donazione del sangue per i lavoratori marittimi, come previsto dall’art.10, c.3, del d.l. 28.06.2013, n.76 convertito dalla legge n.99 del 09.08.2013. Con la circolare n. 179 del 23.12.2013, l’Inps ha fornito le delucidazioni sulla riscossione dei contributi e sull’erogazione delle suddette prestazioni per i componenti dell’equipaggio delle navi battenti bandiera italiana (ex Ipsema). Per lavoratori marittimi si intendono quelli iscritti nelle matricole della gente di mare (artt. 114 e seguenti del Codice della Navigazione), imbarcati in qualità di componenti dell’equipaggio della nave (artt. 316 e seguenti del Codice della Navigazione). Tali componenti dell’equipaggio delle navi devono essere registrati nel ruolo d’equipaggio (artt. 169 del Codice della Navigazione) previsto per le navi maggiori, ovvero nella licenza (artt. 172 del Codice della Navigazione) relativa alle navi minori e galleggianti. Sono equiparati ai lavoratori marittimi i seguenti lavoratori: Continua a leggere

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di Stefano Bacchiocchi*

In un’epoca di digitalizzazione e crescente attenzione alla protezione dei dati personali, gli enti del terzo settore, devono affrontare sfide significative in termini di privacy.

Questi enti raccolgono e trattano una vasta gamma di dati personali che possono riguardare associati, tesserati, volontari e beneficiari delle loro attività. La varietà di questi dati è ampia: da informazioni di contatto a dettagli finanziari, fino a dati particolari/sensibili come quelli relativi alla salute o all’orientamento sessuale. Continua a leggere

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di Giada Rossi e Andrea Federico Antognini*

Da diversi anni i Social Network sono divenuti parte integrante della vita quotidiana di persone di tutte le età e per i più disparati scopi: motivi di svago, di informazione, di aggregazione e financo lavorativi.

Considerata infatti la rapida diffusione dei contenuti digitali verso un illimitato numero di utenti, sempre più aziende si avvalgono dei canali social per promuovere i loro prodotti e servizi; parimenti, nei rapporti di lavoro, i primi contatti fra aziende e lavoratori avvengono di frequente proprio tramite piattaforme social professionali, primo fra tutti Linkedin, sfruttato anche dalle società di recruitment. Continua a leggere

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di Giovanni Dall’Aglio*

Nel suo saggio del 20181, Bullshit Jobs2, opinabile olluminante a seconda dei punti di vista, l’antropologo David Graeber sosteneva che un’epidemia di lavori inventati e senza senso stava generando gravi danni psicologici alla popolazione. Un “lavoro del cavolo” essenzialmente è un lavoro privo di scopo e significato. È diverso dal tipo di lavoro usurante che può essere degradante e mal retribuito, ma che in fondo svolge un ruolo utile e fondamentale nella società. Nel caso ad esempio di un netturbino (se possiamo ancora chiamarlo così), siamo di fronte ad un lavoro che dà alla società più di quanto riceva (se svolto onestamente). In un certo senso ha anche una finalità nobile, in quanto dovrebbe servire a rendere migliore e più bello il luogo in cui viviamo. Piuttosto, un lavoro del cavolo può essere prestigioso, comodo e ben pagato, ma se svanisse domani, il mondo non solo non se ne accorgerebbe, ma potrebbe addirittura diventare un posto migliore. In sintesi, questi lavori “prendono” più di quanto “danno” alla società. Sono ottimi per nutrirci, vestirci e darci un alloggio, permettendo a milioni di persone di vivere ben oltre i propri bisogni. Ma il prezzo da pagare per i lavoratori è la loro umanità. Continua a leggere

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di Ivana De Michele*

Come purtroppo sappiamo, esistono vari generi di violenza: verbale, psicologica, digitale, economica e fisica; queste ultime in particolar modo collegate perché la dipendenza economica è una delle leve più forti all’interno di rapporti violenti. Tante donne non riescono a lasciare un compagno violento perché non hanno un lavoro e quindi non possono mantenersi da sole. Continua a leggere

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di Chiara Polesel*

Dopo quasi due anni di lavoro, il 13 marzo scorso il Parlamento Europeo ha approvato il Regolamento che stabilisce le regole armonizzate sull’intelligenza artificiale (cd. “AI Act” ). Pochi giorni prima, l’11 marzo, il Consiglio Europeo aveva confermato l’accordo provvisorio sulla Direttiva relativa al miglioramento delle condizioni di lavoro mediante piattaforme digitali. Continua a leggere

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