di Maurizio Centra* 

Dopo la seconda guerra mondiale nell’Europa occidentale si sono affermate le politiche che prevedono l’intervento dello stato nell’economia, in primis per garantire l’assistenza e il benessere dei cittadini. Nel tempo l’assistenza caritatevole è stata sostituita da servizi concepiti secondo logiche di pubblica utilità, ad esempio nell’ambio della sanità, e finanziati dalle imposte sui redditi, in modo tale da incidere anche sulla distribuzione degli stessi redditi e ridurre le disuguaglianze sociali. Continua a leggere

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di Antonio Fiorentino* 

Dal 25 maggio 2018 entrerà pienamente in vigore nel nostro Paese il regolamento europeo n. 2016/679 sulla protezione dei dati personali, noto con l’acronimo GDPR (General Data Protection Regulation), emanato il 24 maggio 2016. Continua a leggere

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di Cristina Carati* 

La cessazione dell’appalto di servizi determina anche il perimetro entro il quale l’imprenditore individua legittimamente i lavoratori da licenziare. È valido, per conseguenza, il licenziamento per motivi oggettivi del prestatore di lavoro che abbia operato sull’appalto, poi cessato. Continua a leggere

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di Isabella Marzola * 

L’Ispettorato nazionale del lavoro (Inl) ha emanato quest’anno due circolari consecutive attinenti il tema dell’applicazione dei contratti collettivi di lavoro: Continua a leggere

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di Vincenzo Mazzocco* 

Davanti all’adozione dei codici etici da parte delle imprese, a volte, ci si trova avvinti dal dilemma se si tratti di un’operazione di pura cosmesi per accreditare un senso etico che nelle organizzazioni complesse, in realtà, non esiste, ovvero, se con tali strumenti vi sia l’utilità tipica dei modelli auto-regolativi decisionali e operativi all’interno dell’impresa. Continua a leggere

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di Adriano Paolo Bacchetta * 

Il decreto del presidente della repubblica 14 settembre 2011, n. 177 “Regolamento recante norme per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinanti, a norma dell’articolo 6, comma 8, lettera g), del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81” prevede Continua a leggere

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di Paolo Soro* 

L’abbinamento internet/innovazione tecnologica, oltre a rivoluzionare gli aspetti culturali e sociali, sta generando radicali mutamenti nelle professioni economiche e legali. Il business digitale impone una nuova visione dell’economia, che tende a innovativi modelli di business e, di conseguenza, alla creazione di rivoluzionarie figure professionali, impensabili solo fino a qualche anno addietro. Per esempio, il marketing oggi è diventato network marketing, web marketing, social media marketing. Continua a leggere

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di Filippo Palmeri*

I dibattiti tra il governo e i sindacati e anche tra i sindacati stessi spingono i lavoratori, i dirigenti sindacali e i cultori della materia a una riflessione sul tema centrale dell’unità sindacale. Matteo Renzi qualche tempo fa, durante un’intervista alla trasmissione di Enrico Mentana Bersaglio Mobile, ha pronunciato queste parole: “Mi piacerebbe arrivare al sindacato unico, a una legge sulla rappresentanza sindacale e non più a sigle su sigle su sigle”. Continua a leggere

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di Andrea Pietralunga* 

Nell’adempimento quotidiano della professione, può capitare di constatare, anche a distanza di tempo, l’indebito versamento di contributi all’Istituto nazionale della previdenza sociale (Inps) operato da un datore di lavoro e, dopo aver effettuato i controlli del caso, di attivarsi per recuperare i contributi. Questo è il momento in cui il professionista deve concretamente individuare le modalità di recupero più efficaci e tempestive. Continua a leggere

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di Roldano Cesca* 

Dal primo luglio 2018 al datore di lavoro non sarà più possibile retribuire in contanti i propri dipendenti e collaboratori. Infatti la legge 27 dicembre 2017, n. 205 “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018- 2020”, commi da 910 a 914, impone per qualsiasi prestazione lavorativa, sia subordinata sia autonoma (collaboratori), la piena tracciabilità delle retribuzioni e dei compensi. Il comma 912 ricorda anche, se ce ne fosse ancora bisogno, che la firma apposta dal lavoratore sulla busta paga per ricevuta/quietanza non costituisce prova dell’avvenuto pagamento. Continua a leggere

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