di Marialuisa De Cia * e Emilia Scalise** 

Oggi la libertà di soggiorno e la libertà di circolazione in ambito comunitario costituiscono un fenomeno di estrema rilevanza, anche per quanto concerne la movimentazione dei lavoratori. Continua a leggere

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di Bruno Anastasio*, Paride Barani*, Maurizio Centra*, Cristina Costantino* e Graziano Vezzoni* 

Ci sono professioni talmente antiche che è quasi impossibile stabilire con certezza quando siano “nate”, basti pensare alla professione medica, che risale al V secolo avanti Cristo, ossia poche centinaia di anni dopo la fondazione di Roma, Continua a leggere

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di Carmelina Barbagallo*

Nell’anno appena concluso è stata avviata la Riforma del terzo settore, introdotta dalla legge 6 giugno 2016, n. 106 “Delega al Governo per la riforma del terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale”. Tre sono i decreti che hanno “dato vita” a tale riforma: Continua a leggere

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di Stefano Ferri* 

Richiamando un tema già esaminato nel numero di settembre 2016 di questa Rivista, si ritiene utile verificare gli sviluppi giurisprudenziali delle iscrizioni d’ufficio alla Cassa di Previdenza e Assistenza Geometri, visti i provvedimenti di iscrizione d’ufficio disposti dalla stessa Cassa negli ultimi anni, con conseguenti obblighi contributivi e dichiarativi, per i geometri iscritti all’Albo che rivestano cariche di amministratori in società che abbiano un oggetto sociale nel quale sono previste attività connesse con le conoscenze tipiche della professione di geometra. Continua a leggere

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di Loris Beretta*

Quando si parla di disabilità in azienda spesso ci si accorge che il termine “accomodamento ragionevole” è poco conosciuto. Per capire di cosa si tratta ripercorriamo le norme che nel tempo si sono susseguite per regolare il rapporto tra impresa e lavoratori con limitate capacità lavorative. Continua a leggere

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di Roldano Cesca* 

Ci sono eventi della vita che dovrebbero essere “uguali per tutti”, la nascita è uno di questi, ma per il nostro sistema previdenziale non lo è la maternità. Al riguardo è sufficiente ricordare che per molti anni le lavoratrici autonome solo state sostanzialmente prive di tutela o hanno potuto usufruire di prestazioni previdenziali inferiori a quelle delle lavoratrici dipendenti. Continua a leggere

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di Massimiliano Dell’Unto* 

La concreta attuazione di quanto previsto dall’art. 38, comma 3, della Costituzione prevede la presenza nel nostro ordinamento giuridico di una disciplina speciale per l’avviamento al lavoro di alcune categorie di soggetti svantaggiati(1) contenuta nella legge 12 marzo 1999, n. 68 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”. Continua a leggere

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di Monica Bernardi * 

La legge 13 luglio 2015, n. 107 “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” nota anche come La Buona Scuola ha introdotto nelle scuole superiori italiane il percorso formativo chiamato alternanza scuola- lavoro. Continua a leggere

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di Mitri Ficarelli * 

I liberi professionisti sono lavoratori autonomi esercenti le cosiddette “professioni intellettuali” trattate dagli articoli 2229 e seguenti del codice civile e si distinguono in professioni protette (se riservate agli iscritti in appositi albi o elenchi) e professioni non protette. Continua a leggere

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di Sergio Vianello * 

Ai sensi dell’art. 230-bis del Codice civile, l’impresa familiare è così configurata: “Salvo che sia configurabile un diverso rapporto, il familiare che presta in modo continuativo la sua attività di lavoro nella famiglia o nell’impresa familiare ha diritto al mantenimento secondo la condizione patrimoniale della famiglia e partecipa agli utili dell’impresa familiare ed ai beni acquistati con essi nonché agli incrementi dell’azienda, anche in ordine all’avviamento, in proporzione alla quantità e qualità del lavoro prestato. Le decisioni concernenti l’impiego degli utili e degli incrementi nonché quelle inerenti alla gestione straordinaria, agli indirizzi produttivi e alla cessazione dell’impresa sono adottate, a maggioranza, dai familiari che partecipano all’impresa stessa. I familiari partecipanti all’impresa che non hanno la piena capacità di agire sono rappresentati nel voto da chi esercita la potestà su di essi [c.c. 316].”  Continua a leggere

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