di Monica Bernardi*
Domanda. Il decreto legge 24 marzo 2022, n. 24 ha confermato il termine dello stato di emergenza al 31 marzo 2022, con alcune eccezioni, quali il ricorso al lavoro agile (smart working) semplificato, che scadrà il 30 giugno 2022, si ritiene perché entro quella data il legislatore interverrà sulla materia. Dall’esperienza fatta durante la pandemia da Covid-19, quali indicazioni e/o suggerimenti arrivano per l’adeguamento di uno strumento che in epoca precedente era scarsamente utilizzato?
Risposta. La pandemia ha costretto gli italiani (e tutti gli europei) ad un lungo periodo di isolamento che è però servito a dimostrare come l’evoluzione tecnologica permette in molti casi di lavorare dalla propria abitazione, senza dover affrontare i costi e i tempi degli spostamenti quotidiani. Fatta l’esperienza, in molti casi positiva, è impossibile che si torni indietro, anche perché non si è mancato di rilevare come anche alcune imprese possono trarre beneficio dalla diffusione del lavoro agile, in termini di risparmio dei costi immobiliari e di maggiore controllo sull’attività individuale. Continua a leggere