di Lorenzo Di Pace*

Cari lettori,

con la costituzione della Commissione Nazionale Area Lavoro, si è completato il per- corso istituzionale delle nomine nella specifica materia.Ora il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili può procedere speditamente attraverso la neonata Commissione e l’area lavoro istituita presso la propria Fondazione Nazionale, per offrire il massimo supporto formativo a tutti i colleghi della categoria, agendo con determinazione per il raggiungimento di una pari dignità professionale, attualmente non sufficientemente garantita. Continua a leggere

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di Domenico Calvelli*

Ciclicamente appare nel nostro Paese la questione delle cosiddette “liberalizzazioni”, processi che, normalmente per via legislativa, dovrebbero ridurre restrizioni esistenti, in precedenza, in un determinato mercato. Lo scopo dichiarato è quello di favorire la platea dei consumatori e di creare le condizioni per l’apertura di nuove attività, d’impresa o professionali che siano. Continua a leggere

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a cura del Comitato di redazione 

D. La privatizzazione degli enti previdenziali, operata dal Decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, ha riguardato il solo regime della loro personalità giuridica, lasciando invece ferma l’obbligatorietà dell’iscrizione e della contribuzione, come pure la natura di pubblico servizio. A distanza di venti anni, il sistema che ne è scaturito consente agli stessi enti di operare secondo principi di efficienza ed efficacia, garantire le prestazioni dei beneficiari e tutelare l’integrità del patrimonio? Continua a leggere

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di Stefano Ferri*

Già in precedenza ma in particolare negli ultimi anni con l’operazione “Poseidone”, l’INPS si è attivata, anche grazie all’acquisizione di numerosi dati dall’Agenzia delle Entrate, per iscrivere d’ufficio nella Gestione Esercenti Attività Commerciali IVS/COM i soci di società immobiliari, anche se di mera gestione. Continua a leggere

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di Loris Beretta*

Mi sono chiesto quali siano stati i principi ispiratori della riforma e se questa volta davvero si potranno avere risultati positivi oppure se siamo di fronte alla solita riforma della riforma per poi lasciare tutto fermo, solo un po’ più complicato. Così ho seguito la storia del diritto del lavoro in modo da avere una visione d’insieme utile a comprendere la reale portata del Jobs Act. Continua a leggere

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di Salvatore Tomaselli* 

Sebbene con una maggioranza spaccata dal parere contrario dei rappresentanti di ap, e con l’astensione di sel e m5s, in data 17 febbraio 2015 la commissione lavoro della camera ha dato il via libera al decreto legislativo che introduce il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti. Continua a leggere

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di Maurizio Centra*

 Tra le norme che integrano e “sostengono” il Jobs Act c’è l’art. 1, comma 118, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato” (legge di stabilità 2015), che ha introdotto nel nostro ordinamento una nuova agevolazione contributiva (esonero) triennale, di euro 8.060,00 (ottomila sessanta/00) l’annuo, connessa alla stipula di un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Continua a leggere

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di Antonio Fiorillo*

Alla luce dei recenti provvedimenti in mate- ria di lavoro e nonostante la soddisfazione espressa dal massimo organismo associativo degli imprenditori italiani (Confindustria) che, anche a mezzo dei suoi organi di stampa, continua a tessere le lodi dell’ormai famosissimo “Jobs Act” e della Legge di Stabilità, non si comprende quali possano esse- re le ragioni alla base di tanto ottimismo. Continua a leggere

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di Sabina De Micco*

La Garanzia Giovani (Youth Guarantee) è il Piano Europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile. Con questo obiettivo sono stati previsti i finanziamenti, per oltre 1,5 Miliardi di Euro, per i Paesi Membri con tassi di disoccupazione superiori al 25%. Continua a leggere

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di Graziano Vezzoni*, Paride Barani** e Ermelindo Provenzani*** 

Il Governo, nell’intento lodevole di semplificare gli adempimenti fiscali dei contribuenti e di avviare la revisione del sistema tributario indirizzandosi verso principi di equità e trasparenza, ha introdotto, a partire dal 2015 relativamente all’anno di imposta 2014, la Certificazione Unica ed il Modello 730 Precompilato. Continua a leggere

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