di Marina Capobianco*
Il contributo s’incentra sull’analisi di quattro recenti decisioni che riportano in auge uno dei temi più spinosi del diritto del lavoro degli ultimi anni: il potere datoriale e i suoi limiti. Nello specifico, si esamina il tema del rifiuto del datore di lavoro di accettare l’esecuzione della prestazione lavorativa in modalità agile da parte di lavoratori affetti da disabilità. Ciò alla luce della normativa emanata d’urgenza in materia che, ai fini del contenimento dei contagi da Covid-19 e per tutelare, in un’ottica preventiva, la salute dei lavoratori assicurando, al contempo, la prosecuzione dell’attività lavorativa, ha potenziato il ricorso allo smart working. Continua a leggere