di Giovanni Dall’Aglio*

Nel suo saggio del 20181, Bullshit Jobs2, opinabile olluminante a seconda dei punti di vista, l’antropologo David Graeber sosteneva che un’epidemia di lavori inventati e senza senso stava generando gravi danni psicologici alla popolazione. Un “lavoro del cavolo” essenzialmente è un lavoro privo di scopo e significato. È diverso dal tipo di lavoro usurante che può essere degradante e mal retribuito, ma che in fondo svolge un ruolo utile e fondamentale nella società. Nel caso ad esempio di un netturbino (se possiamo ancora chiamarlo così), siamo di fronte ad un lavoro che dà alla società più di quanto riceva (se svolto onestamente). In un certo senso ha anche una finalità nobile, in quanto dovrebbe servire a rendere migliore e più bello il luogo in cui viviamo. Piuttosto, un lavoro del cavolo può essere prestigioso, comodo e ben pagato, ma se svanisse domani, il mondo non solo non se ne accorgerebbe, ma potrebbe addirittura diventare un posto migliore. In sintesi, questi lavori “prendono” più di quanto “danno” alla società. Sono ottimi per nutrirci, vestirci e darci un alloggio, permettendo a milioni di persone di vivere ben oltre i propri bisogni. Ma il prezzo da pagare per i lavoratori è la loro umanità. Continua a leggere

*di Paolo Soro

 

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 19 dicembre 2023, ha approvato in via definitiva le proposte di modifica al decreto legislativo recante attuazione della riforma fiscale in materia di fiscalità internazionale.

Con riferimento, in particolare, alla nuova disciplina concernente il regime speciale per gli impatriati, considerata  l’urgente  necessità  di  conoscere le  regole  previste,  corre  l’obbligo  di  fornire un’adeguata panoramica aggiornata, seppure – alla data in cui si scrive – il testo definitivo completo non risulti essere stato ancora pubblicato. Continua a leggere

di Giovanni Dall’Aglio*

Per troppo tempo il sistema di welfare è stato concepito come una sorta di ricompensa futura, condizionando e sacrificando le scelte presenti in tema di istruzione e lavoro con la prospettiva di una generosa garanzia pensionistica. Un welfare sbilanciato all’ultimo tratto di vita lavorativa non solo non è in grado di prevenire i danni causati dalle scelte sbagliate del presente ma, paradossalmente, rischia di favorirle. Continua a leggere

di Giovanni Dall’Aglio* 

Capita spesso, al rientro dalle vacanze, di pensare frasi del tipo “ora che ho avuto un po’ di tempo per pensare, ho capito che…” oppure “mentre ero in vacanza mi è venuta questa grande idea…”. Quello che però non cogliamo è che, proprio in quei momenti, stiamo svolgendo la parte più importante del nostro lavoro. Continua a leggere

di Giovanni Dall’Aglio*

Il dibattito in merito all’impatto dell’automazione e dell’intelligenza artificiale sul mondo del lavoro si divide spesso in due fazioni: turbo-ottimisti e catastrofisti. Questa diversità di prospettive ci spinge a riflettere su questioni antitetiche. Continua a leggere

di Sergio Vianello* e Monica Bernardi**

I recenti dati dell’Istituto nazionale di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Inail) non lasciano spazio a interpretazioni: negli ultimi due anni in Italia sono morte sul lavoro quasi tre persone al giorno, la maggior parte delle quali impiegata nel settore edilizio. Nei primi sette mesi di quest’anno il numero di infortunati è aumentato di circa il 40% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Continua a leggere

di Giovanni Dall’Aglio*

Il paradosso della navigazione afferma che una maggiore precisione di navigazione, in assenza di miglior distribuzione delle rotte e coordinamento tra imbarcazioni, può comportare un aumento del rischio di collisione. Continua a leggere

di Marco Cuchel*

Il 2021, secondo anno pandemico, è stato un periodo molto impegnativo e stressante per la categoria. Svolgere la nostra professione è stata una vera e propria corsa ad ostacoli, nella quale molti di noi, purtroppo, sono rimasti indietro ed altri non ce l’hanno fatta. È a loro che deve andare il nostro primo pensiero quando volgiamo lo sguardo al raggiungimento di uno dei nostri grandi obiettivi e cioè all’introduzione, nell’ambito della legge di stabilità 2022, della norma sullo slittamento degli adempimenti in capo al professionista in caso di malattia o infortunio grave, senza che questo comporti conseguenze per il cliente. Per più di vent’anni abbiamo condotto questa battaglia con grande determinazione, nonostante lo scetticismo di molti. Continua a leggere

di Loris Beretta* 

A differenza dell’italiano, in inglese ci sono tre tipi di benessere: il Welfare ossia l’insieme di interventi e di prestazioni erogati dalle istituzioni pubbliche e finanziati tramite entrate fiscali (Welfare State) quindi considerato orientato al benessere sociale; il Well-being ossia il benessere generale, tutto ciò che contribuisce al benessere psichico, economico e sociale del singolo individuo; il Wellness ossia uno stato psico-fisico di piena salute Continua a leggere