*di Maurizio Centra

Sono almeno dieci anni che la parola social è entrata nel vocabolario della lingua italiana, tanto che non si può più considerare un neologismo ma un aggettivo di cui pochi si chiedono il significato, perché è noto e utilizzato nella vita di tutti i giorni. Al riguardo, l’autorevole vocabolario Treccani ha coniato la definizione: “che utilizza la rete come luogo di condivisione e scambio di informazioni ed esperienze”.

 

Chi mi conosce potrà stupirsi che mi accinga a parlare di un evento social e non di una delle (poche) materie sulle quali posso esprimere un parere professionale di qualche utilità, ma mi sono concesso questa libertà perché mi è accaduto un fatto che avrebbe potuto impedirmi di stare qui adesso a tediare chi sta leggendo queste righe “sulla fiducia”. Continua a leggere

image_pdfimage_print

*di Stefano Ferri

L’evoluzione del mondo del lavoro porta a nuove tematiche da affrontare, correlate alle sopravvenute forme di prestazione lavorativa, tra le quali particolare attualità ed interesse giuridico rivestono quelle dei cosiddetti “riders”.

Ed è proprio dei riders che si è occupato il Tribunale di Palermo, Sezione Lavoro, con la recentissima sentenza del 17 novembre 2023 in tema di criteri discriminatori. In breve, la fattispecie trae avvio da una iniziativa delle locali organizzazioni sindacali che hanno interessato il giudice del lavoro con ricorso ai sensi dell’articolo 28 del D. Lgs. 01/09/2011 n. 150 per fare accertare la natura discriminatoria del sistema di valutazione di eccellenza adottato dall’azienda alle cui dipendenze lavorano numerosi riders. Continua a leggere

image_pdfimage_print

di Andrea Sella*

È sempre più frequente la richiesta di chiarimenti e consulenze da parte degli uffici amministrativi e delle risorse umane delle aziende in merito alla gestione delle cessioni del quinto dello stipendio dei propri dipendenti.

Non si intende entrare nel merito dell’opportunità o meno di un tale ricorso all’indebitamento da parte dei dipendenti, ma si intende partire dalla considerazione che il fenomeno, per quanto sempre esistito, stia assumendo proporzioni preoccupanti, con frequenti rifinanziamenti di prestiti già erogati, che  si  innestano  su  pignoramenti  o  cessioni multiple. Continua a leggere

image_pdfimage_print

*di Graziano Vezzoni  **IA

 

L’intelligenza artificiale (IA) è la disciplina che studia i sistemi informatici capaci di svolgere compiti che normalmente richiedono intelligenza umana, come apprendere, ragionare, decidere e risolvere problemi. Uno dei principali rischi è quello della sostituzione del lavoro umano da parte dei sistemi di IA, che potrebbe portare a una perdita di posti di lavoro, a una riduzione delle competenze e a una maggiore disuguaglianza sociale. Molti scienziati si interrogano su quali strumenti potranno essere sviluppati ed attivati per impedire all’IA di accelerare e condurre la società futura ad un impoverimento della popolazione e del lavoro. L’astrofisico Stephen Hawking ha espresso molti timori sulla capacità di prevedere cosa riusciremo a fare in merito alla distruzione di milioni di posti di lavoro, ha asserito che esiste la concreta possibilità che la nostra economia e la nostra società vengano distrutte. Continua a leggere

image_pdfimage_print

*di Giovanni Chiri

 

Nello svolgimento della mia attività professionale ho avuto l’occasione di patrocinare in giudizio alcuni lavoratori  somministrati  nella  rivendicazione  del diritto al pagamento dei premi di risultato erogati dall’utilizzatore ai propri dipendenti sulla base degli accordi collettivi aziendali applicati.

La causa verteva – in sostanza – sull’interpretazione dell’art. 35 del Decreto Legislativo n. 81/2015 a mente del quale: Continua a leggere

image_pdfimage_print

*di Marcella Segala

 

Nell’attuale contesto di rapida evoluzione, in cui le sfide personali e professionali richiedono una visione chiara e una guida mirata, il ruolo del coach si interseca con il panorama in continua trasformazione, andando  oltre  le  metodologie  tradizionali.  È importante  comprendere  che  affrontare  tali sfide  richiede  una  combinazione  equilibrata  di competenze umane e approcci innovativi. Sebbene l’Intelligenza Artificiale (IA) emerga come un’opzione sempre più rilevante, è imperativo considerare che la sua efficacia è strettamente legata alla sinergia con le abilità umane, consentendo una co-creazione dinamica nel momento presente. Non trascuriamo la natura generativa e finita dell’IA, riconoscendo così i limiti intrinseci di questa tecnologia. Continua a leggere

image_pdfimage_print

*di Paolo Soro

 

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 19 dicembre 2023, ha approvato in via definitiva le proposte di modifica al decreto legislativo recante attuazione della riforma fiscale in materia di fiscalità internazionale.

Con riferimento, in particolare, alla nuova disciplina concernente il regime speciale per gli impatriati, considerata  l’urgente  necessità  di  conoscere le  regole  previste,  corre  l’obbligo  di  fornire un’adeguata panoramica aggiornata, seppure – alla data in cui si scrive – il testo definitivo completo non risulti essere stato ancora pubblicato. Continua a leggere

image_pdfimage_print

di Ivana De Michele*

Ho avuto un interessante scambio di idee con la Dottoressa Barbara Perez, Consigliera di Parità della Città Metropolitana di Milano, un’esperta in materia di parità di genere e discriminazione sul luogo di lavoro che ha condiviso con noi la sua esperienza e conoscenza di questo importante problema. Continua a leggere

image_pdfimage_print

 

*di Stefano Lapponi

L’art. 1 co. 139-140 della legge 213/2023 (Legge di bilancio 2024), prevede nel cd. “pacchetto pensioni” la riproposizione della “Quota 103” con penalizzazioni per chi volesse accedervi e un incentivo al trattenimento in servizio per i lavoratori dipendenti che, pur avendo maturato i requisiti pensionistici della misura “Quota 103”, decidessero di non accedervi. Continua a leggere

image_pdfimage_print

 

di Bernardina Calafiori e Alessandro Montagna*

L’articolo 29 del d.lgs. n. 276 del 10 settembre 2003 prevede espressamente che “(…) in caso di appalto di opere o di servizi, il committente imprenditore o datore di lavoro è obbligato in solido con l’appaltatore, nonché con ciascuno degli eventuali subappaltatori entro il limite di due anni dalla cessazione dell’appalto, a corrispondere ai lavoratori i trattamenti retributivi, comprese le quote di trattamento di fine rapporto, nonché i contributi previdenziali e i premi assicurativi dovuti in relazione al periodo di esecuzione del contratto di appalto, restando escluso qualsiasi obbligo per le sanzioni civili di cui risponde solo il responsabile dell’inadempimento”. Continua a leggere

image_pdfimage_print