INTELLIGENZA ARTIFICIALE, COACHEE E COACH

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*di Marcella Segala

 

Nell’attuale contesto di rapida evoluzione, in cui le sfide personali e professionali richiedono una visione chiara e una guida mirata, il ruolo del coach si interseca con il panorama in continua trasformazione, andando  oltre  le  metodologie  tradizionali.  È importante  comprendere  che  affrontare  tali sfide  richiede  una  combinazione  equilibrata  di competenze umane e approcci innovativi. Sebbene l’Intelligenza Artificiale (IA) emerga come un’opzione sempre più rilevante, è imperativo considerare che la sua efficacia è strettamente legata alla sinergia con le abilità umane, consentendo una co-creazione dinamica nel momento presente. Non trascuriamo la natura generativa e finita dell’IA, riconoscendo così i limiti intrinseci di questa tecnologia.

 

La relazione tra coach e cliente è intrinsecamente sincrona, caratterizzata da un flusso continuo di interazione. Mentre l’IA può fornire risorse e strumenti potenti, è il rapporto umano che dà vita a un processo di crescita autentico. Il coach diventa così un ponte tra l’innovazione tecnologica e la saggezza umana, guidando il cliente attraverso un percorso personalizzato di sviluppo.

 

Alcuni si affidano all’ IA pensando di ricevere coaching. IA  può  essere  estremamente  utile  nel  fornire suggerimenti e informazioni, ma è fondamentale comprendere che questa interazione avviene con la tecnologia e non costituisce una relazione sociale.

I limiti di questa relazione emergono, ad esempio, nell’incapacità dell’IA di interpretare il linguaggio del corpo e di cogliere le sfumature emotive.

 

Il linguaggio del corpo rappresenta una forma di comunicazione intrinsecamente ricca di significato, trasmettendo emozioni e stati d’animo che sfuggono alla comprensione dell’IA. Gestualità, espressioni facciali e altri segnali non verbali sono componenti fondamentali delle interazioni umane, costituendo un elemento cruciale per la comunicazione e la reciproca comprensione. Il coach riesce a cogliere queste sfumature e ad integrarle nell’interazione con il coachee, arricchendo così il dialogo.

 

Le emozioni, spesso manifestate al di là della capacità espressiva del linguaggio parlato, presentano una sfida per l’IA, che può analizzare testi e fornire informazioni  linguistiche,  ma  incontra  difficoltà nell’interpretare  gli  stati  d’animo  sottostanti  e nelle intricate sfaccettature emozionali. Il coach attraverso  l’ascolto  attivo  empatico  supporta  il cliente nell’esplorare e affrontare le sfide emotive che possono emergere durante il percorso di crescita.

 

La sfera intangibile delle relazioni sociali, costituisce un campo fertile per l’approfondimento della consapevolezza umana. La capacità di percepire le sfumature di una conversazione, di cogliere il tono di voce o di interpretare il significato del  silenzio rappresentano elementi fondamentali della comunicazione che rimangono al di là della portata dell’intelligenza artificiale

 

Il coach si impegna nella lettura di questi segnali, fornendo un valore aggiunto che va al di là delle capacità di un sistema basato sull’IA.

 

Mi è capitato di avere coachee che hanno portato l’uso dell’IA come argomento di conversazione. Abbiamo lavorato sulla consapevolezza riguardo le ragioni alla base della scelta di utilizzarla. È l’insicurezza a guidare la ricerca di risposte rapide, o è la necessità di accelerare determinati processi? La chiarezza riguardo al motivo della scelta è cruciale per comprendere appieno come l’IA può contribuire al percorso di crescita. Un approccio riflessivo, che valuti i costi e i benefici dell’integrazione dell’IA, consente al coach e al cliente di delineare un piano strategico mirato.

 

Nella collaborazione tra intelligenza umana e artificiale, il coach svolge un ruolo fondamentale facilitando una discussione aperta sulle ragioni dell’uso dell’IA. Questo dialogo permette al cliente di esplorare le proprie aspettative, comprendere meglio le potenzialità dell’IA e decidere come integrare queste risorse in modo significativo nella propria vita. È importante riconoscere che l’IA è una risorsa esterna aggiuntiva che non sostituisce l’individuo.

L’innovazione dell’IA aggiunge nuove nuance al campo del coaching, ma è essenziale comprendere che non costituisce una nuova era, piuttosto una dimensione aggiuntiva da tenere presente durante le sessioni. Attraverso la co-creazione nel presente, coach e cliente possono massimizzare il potenziale dell’IA, mantenendo salda la consapevolezza della centralità delle scelte e del pensiero critico nel percorso di crescita individuale. È un approccio che richiede un costante impegno nell’educazione e nella comprensione di come integrare efficacemente queste nuove dinamiche nella pratica del coaching.

 

L’educazione emerge come elemento chiave per sfruttare appieno le potenzialità dell’IA, mantenendo simultaneamente la consapevolezza delle sue limitazioni. Nell’ambito coach-cliente, la formazione diventa strumento per sviluppare una consapevolezza critica nei confronti della tecnologia. Il riconoscimento del momento in cui privilegiare l’approccio umano, la comprensione del contesto ottimale per l’utilizzo dell’IA e l’integrazione sinergica di entrambe le dimensioni emergono come aspetti importanti di un’educazione completa ed efficace

 

 

Nel futuro in evoluzione, è innegabile che l’Intelligenza Artificiale avrà un ruolo sempre più significativo. La sua presenza imponente offre una molteplicità di opportunità e sfide, sottolineando l’importanza di adottare un approccio ponderato e intenzionale nella nostra interazione con questa tecnologia avanzata. E’ bene riconoscere il suo potenziale impatto e concentrarsi su come possiamo selezionare con attenzione le modalità di interazione con essa.

Questo richiede una comprensione approfondita delle sue dinamiche e una riflessione accurata su come possiamo trarre vantaggio dalle sue potenzialità, mantenendo al contempo il controllo e preservando la ricchezza della nostra esperienza umana.

 

La consapevolezza e l’intenzionalità nel modo in cui integriamo con l’IA nel nostro percorso di vita diventano aspetti fondamentali per plasmare un futuro in cui la tecnologia completa e arricchisce la nostra esistenza. Questo futuro è plasmato dalla storia unica di ognuno di noi, che non può essere appiattita da una risposta generata in pochi secondi dall’IA. È un cammino in cui l’umanità mantiene un ruolo attivo, guidata dalla saggezza delle scelte consapevoli e dalla volontà di preservare e reclamare la nostra unicità nel rapporto con gli altri…e con la tecnologia.

*MCC Master Certified Coach Individuale Gruppi

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