di Ivana De Michele*

Fatima è arrivata in Italia dal Marocco cinque anni fa, con un sogno e una valigia piena di speranze. Laureata in ingegneria, pensava che le sue competenze le avrebbero permesso di trovare facilmente un lavoro nel suo campo. Tuttavia, la realtà si è rivelata ben diversa. Fatima ha affrontato numerosi ostacoli, dalla barriera linguistica alla difficoltà di vedere riconosciute le sue qualifiche professionali, fino alla discriminazione e ai pregiudizi. La sua storia è solo una delle tante che dimostrano quanto sia difficile per gli immigrati integrarsi nel mercato del lavoro italiano. Continua a leggere

di Ivana De Michele*

Circa 15 anni fa, gli economisti Andrea Ichino e Alberto Alesina hanno proposto una tassazione agevolata per il lavoro delle donne per favorirne l’occupazione e migliorare la distribuzione del carico di lavoro familiare. La cosiddetta “gender tax”, che prevedeva una tassazione più alta per gli uomini rispetto alle donne, non è mai stata implementata. Tuttavia, il problema che la proposta intendeva risolvere è ancora attuale, come dimostrano i dati sulla partecipazione femminile al mercato del lavoro. Continua a leggere

di Ivana De Michele*

Come purtroppo sappiamo, esistono vari generi di violenza: verbale, psicologica, digitale, economica e fisica; queste ultime in particolar modo collegate perché la dipendenza economica è una delle leve più forti all’interno di rapporti violenti. Tante donne non riescono a lasciare un compagno violento perché non hanno un lavoro e quindi non possono mantenersi da sole. Continua a leggere

di Chiara Polesel*

Dopo quasi due anni di lavoro, il 13 marzo scorso il Parlamento Europeo ha approvato il Regolamento che stabilisce le regole armonizzate sull’intelligenza artificiale (cd. “AI Act” ). Pochi giorni prima, l’11 marzo, il Consiglio Europeo aveva confermato l’accordo provvisorio sulla Direttiva relativa al miglioramento delle condizioni di lavoro mediante piattaforme digitali. Continua a leggere

di Ivana De Michele*

Nell’era del progresso sociale e della consapevolezza sull’uguaglianza di genere, il linguaggio che usiamo riveste un’importanza cruciale.

Il modo in cui comunichiamo può influenzare profondamente  le  nostre percezioni,  le  relazioni interpersonali e la cultura nel suo complesso. Il concetto di linguaggio di genere si concentra sulla consapevolezza e sull’adozione di termini e strutture linguistiche che rispettino e riflettano la diversità  di  identità  di  genere e  promuovano l’inclusione di tutte le persone.

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di Tatiana Cazzaro*

 Cosa c’entra il linguaggio con la parità di genere?

Il modo in cui ci esprimiamo non è mai neutro. Ogni singola parola che scegliamo, e come decidiamo di dare forma a un testo, e più in generale a un contenuto, riflette cosa e come pensiamo. Siamo noi a decidere quali parole vogliamo vivere, siamo noi a decidere quali parole ci rappresentano. Continua a leggere

di Ivana De Michele*

Ho avuto un interessante scambio di idee con la Dottoressa Barbara Perez, Consigliera di Parità della Città Metropolitana di Milano, un’esperta in materia di parità di genere e discriminazione sul luogo di lavoro che ha condiviso con noi la sua esperienza e conoscenza di questo importante problema. Continua a leggere

di Ivana De Michele*

Nelle case di tutto il mondo, dietro porte chiuse, persiste una realtà triste e silenziosa: la violenza di genere. Spesso nascosta e minimizzata, questa forma di abuso continua a tormentare milioni di donne in tutto il mondo. Continua a leggere