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di Giovanni Dall’Aglio*

Nel suo saggio del 20181, Bullshit Jobs2, opinabile olluminante a seconda dei punti di vista, l’antropologo David Graeber sosteneva che un’epidemia di lavori inventati e senza senso stava generando gravi danni psicologici alla popolazione. Un “lavoro del cavolo” essenzialmente è un lavoro privo di scopo e significato. È diverso dal tipo di lavoro usurante che può essere degradante e mal retribuito, ma che in fondo svolge un ruolo utile e fondamentale nella società. Nel caso ad esempio di un netturbino (se possiamo ancora chiamarlo così), siamo di fronte ad un lavoro che dà alla società più di quanto riceva (se svolto onestamente). In un certo senso ha anche una finalità nobile, in quanto dovrebbe servire a rendere migliore e più bello il luogo in cui viviamo. Piuttosto, un lavoro del cavolo può essere prestigioso, comodo e ben pagato, ma se svanisse domani, il mondo non solo non se ne accorgerebbe, ma potrebbe addirittura diventare un posto migliore. In sintesi, questi lavori “prendono” più di quanto “danno” alla società. Sono ottimi per nutrirci, vestirci e darci un alloggio, permettendo a milioni di persone di vivere ben oltre i propri bisogni. Ma il prezzo da pagare per i lavoratori è la loro umanità. Continua a leggere

di Graziano Vezzoni* IA**

L’Intelligenza Artificiale (IA – Intelligenza artificiale– Wikipedia) è uno dei temi più dibattuti ed interessanti del nostro tempo e secondo molti studi, circa la metà dell’attuale forza lavoro potrebbe essere impattata dall’automazione grazie alle tecnologie sviluppate dalla IA. La IA potrà sconvolgere a 360 gradi il modo con cui ci interfacciamo; dietro l’angolo ci aspetta un mondo alla “Matrix”? Continua a leggere

di Giovanni Dall’Aglio*

Per troppo tempo il sistema di welfare è stato concepito come una sorta di ricompensa futura, condizionando e sacrificando le scelte presenti in tema di istruzione e lavoro con la prospettiva di una generosa garanzia pensionistica. Un welfare sbilanciato all’ultimo tratto di vita lavorativa non solo non è in grado di prevenire i danni causati dalle scelte sbagliate del presente ma, paradossalmente, rischia di favorirle. Continua a leggere