di Marcella Segala*

Il burnout va oltre la semplice stanchezza; è uno stato di esaurimento emotivo, fisico e mentale causato da stress prolungato o eccessivo lavoro.

Nel corso della mia esperienza come coach, frequentemente fornisco supporto a clienti, executive e altri professionisti per aiutarli a gestire lo stress e prevenire il rischio di burnout. L’approccio prevede la capacità di riconoscerne i sintomi, esaminare le cause sottostanti e successivamente sviluppare strategie preventive mirate al fine di contrastare il modello di burnout specifico del cliente.

Le numerose ricerche condotte in materia ci hanno fornito una comprensione approfondita del burnout, identificandolo come una sindrome a tre componenti derivante da fattori di stress cronici sul lavoro. Esaminiamo ciascun sintomo: esaurimento, distacco psicologico e inefficacia. Continua a leggere

*di Giovanni Chiri

 

Nello svolgimento della mia attività professionale ho avuto l’occasione di patrocinare in giudizio alcuni lavoratori  somministrati  nella  rivendicazione  del diritto al pagamento dei premi di risultato erogati dall’utilizzatore ai propri dipendenti sulla base degli accordi collettivi aziendali applicati.

La causa verteva – in sostanza – sull’interpretazione dell’art. 35 del Decreto Legislativo n. 81/2015 a mente del quale: Continua a leggere

*di Marcella Segala

 

Nell’attuale contesto di rapida evoluzione, in cui le sfide personali e professionali richiedono una visione chiara e una guida mirata, il ruolo del coach si interseca con il panorama in continua trasformazione, andando  oltre  le  metodologie  tradizionali.  È importante  comprendere  che  affrontare  tali sfide  richiede  una  combinazione  equilibrata  di competenze umane e approcci innovativi. Sebbene l’Intelligenza Artificiale (IA) emerga come un’opzione sempre più rilevante, è imperativo considerare che la sua efficacia è strettamente legata alla sinergia con le abilità umane, consentendo una co-creazione dinamica nel momento presente. Non trascuriamo la natura generativa e finita dell’IA, riconoscendo così i limiti intrinseci di questa tecnologia. Continua a leggere

di Marcella Segala*

In tanti mi chiedono di chiarire che ruolo può avere il coaching all’interno di un’organizzazione.

Le organizzazioni che investono in percorsi di coaching per i loro dipendenti, gruppi di lavoro o team lo fanno per motivazioni diverse. Provo a sintetizzarne alcuni, i più comuni punti di partenza, ricordandovi che ogni percorso evolve in maniera unica. Continua a leggere

di Marcella Segala*

Il conflitto è inevitabile. A volte abbiamo la consapevolezza del fatto che un conflitto sta nascendo e decidiamo di intraprendere la conversazione difficile, altre volte invece si presenta inaspettatamente e dobbiamo affrontarla. In entrambi i casi, il modo in cui decidiamo di rispondere al conflitto influenzerà il risultato finale. La gestione dei conflitti è un argomento che affronto molto spesso con i miei clienti durante le nostre conversazioni di coaching. Il punto di partenza è sempre la consapevolezza. In primis cerchiamo di chiarire di che tipo di conflitto stiamo parlando. È un conflitto interpersonale, intrapersonale, di gruppo, tra gruppi, tra team? Cosa lo sta causando? Come lo stanno affrontando? Qual è lo stile di gestione del conflitto prediletto? Partiamo da quest’ultimo. Continua a leggere

di Marcella Segala*

Il cambiamento, lo sappiamo, è inevitabile.

A volte può essere positivo: crescita aziendale o aumento di stipendio. Altre volte può essere doloroso: la perdita del lavoro o una perdita personale. Continua a leggere

di Michele Delrio *

Con la riforma del Terzo settore, ed in particolare con il decreto legislativo 3 luglio 2017, n.117 di attuazione della legge 6 giugno 2016, n. 106, recante “Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale”, il Legislatore ha cercato di riorganizzare il variegato universo degli enti senza scopo di lucro. Continua a leggere

di Marcella Segala*

Se dico coaching, cosa ti viene in mente? Continua a leggere

di Stefano Ferri* 

Nel presente articolo vorrei analizzare un tema emerso in un contenzioso innanzi al Giudice del Lavoro del Tribunale di Reggio Emilia, che mi ha visto difensore di parte datoriale, relativamente al quale la chiarissima sentenza di primo grado e la recentissima conferma in sede di appello hanno fissato importanti principi.

La fattispecie riguardava un lavoratore che era stato chiamato a versare all’Inps una somma a titolo di riserva Continua a leggere