Tag Archivio per: #lavoro

L’approfondimento di Paolo Soro*

La tassazione degli stipendi erogati – in Italia e all’estero – nel corso del rapporto di lavoro, di norma, è questione che, pur nelle sue svariate sfaccettature tutt’altro che semplici, non presenta particolari problemi con riferimento all’articolo della convenzione internazionale cui riferirsi. Così, però, non è, quando ci troviamo di fronte al trattamento di fine rapporto, che non ha la stessa connotazione all’estero. Continua a leggere

di Stefano Bacchiocchi*

Il progresso tecnologico ha aperto un mondo di possibilità per gli studi professionali, specialmente per quelli che operano nel settore fiscale e del lavoro. Tra questi, l’intelligenza artificiale (AI o IA) promette di rivoluzionare le operazioni quotidiane, offrendo automazione, efficienza e perspicacia sui dati. Tuttavia, l’uso dell’IA solleva anche questioni cruciali sulla privacy dei dati e la conformità al Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) dell’Unione Europea. Continua a leggere

di Mario Vianello*

I corsi e-learning sono tutti uguali? No!

La formazione e-learning è sempre di più parte della nostra quotidianità ed accompagnerà la nostra vita lavorativa da oggi in avanti. Chiaramente la formazione in presenza ha degli evidenti vantaggi comunicativi, ma ci sono diversi motivi per cui investire nella progettazione di corsi e-learning coinvolgenti rispetto alla formazione tradizionale, ovviamente per tutte quelle aree tematiche che non prevedono un addestramento pratico. Continua a leggere

di Valeria Primo*

In occasione del convegno del Gruppo ODCEC Area lavoro a Torino, al termine delle giornate di lavoro, la parte ludica ha riguardato due visite guidate ai capisaldi dell’arte sabauda, il Museo Egizio e Palazzo Reale.

Durante la prima visita guidata, i visitatori, per le ragioni che tra poco capirete, sono stati colpiti dalla narrazione inerente al villaggio di Deir el -Medina. Continua a leggere

di Roberta Jacobone*

Da molto tempo ormai si sente e si legge ovunque di “parità di genere”, una espressione che l’infallibile Treccani definisce “parità: rapporto di uguaglianza o equivalenza tra due o più cose” e “genere: un insieme, un raggruppamento ideale di cose o persone che hanno caratteristiche simili”. Nel nostro quotidiano la parità di genere si considera rispettata quando iniziative, opportunità, lavori, proposte ed occasioni sono rivolte indistintamente a chiunque, prescindendo da sesso, religione, etnia, status sociale. Continua a leggere

di Loris Beretta* 

Qualche tempo fa abbiamo pubblicato un articolo intitolato “Il welfare sconosciuto” e siamo partiti osservando le seguenti tre situazioni:

  1. I giovani di adesso, lavoratori pubblici e privati, atipici e precari, liberi professionisti, artigiani, commercianti e industriali avranno, per pensione, nella migliore delle ipotesi, la metà del loro ultimo salario, stipendio o emolumento (vi è sempre più un allargamento della forbice tra persone che lavorano e pensionati, per cui diminuiscono i primi ed aumentano i secondi).
  1. Oggi si vive di più e con meno soldi. I nonni, che un tempo erano la colonna portante del trasferimento di cultura e rappresentavano un sostegno attivo per le famiglie, oggi sono sempre meno presenti nel nucleo famigliare dei figli e sempre meno possono aiutare a livello economico.
  1. L’Istat ha rilevato che la più grande paura per gli italiani è la non autosufficienza e le ultime rilevazioni ne spiegano la ragione: “Circa un terzo degli over 75 presenta una grave limitazione dell’autonomia e, per un anziano su 10, questa incide sia sulle attività quotidiane di cura personale che su quelle della vita domestica (8,5% nell’Ue22)” (fonte ISTAT).

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di Giada Rossi* 

Il 28 febbraio 2023 è entrata in vigore la cosiddetta Riforma Cartabia, ovverosia il decreto legislativo del 10 ottobre 2022 n. 149, teso alla “semplificazione, speditezza e razionalizzazione del processo civile, nel rispetto della garanzia del contraddittorio”, con significativi riflessi anche sui rapporti di lavoro e sulle loro tutele. Continua a leggere

di Alberto Checchetto* 

Nel nostro ordinamento non esiste una definizione univoca di “condotta antisindacale”.

Gli elementi costitutivi della condotta antisindacale sono individuati all’art. 28 legge n. 300/1970 (Statuto dei Lavoratori) e sono rappresentati dalla condotta datoriale lesiva dell’esercizio di diritti connessi alla libertà e all’attività sindacale, ovvero diretti ad ostacolare il diritto di sciopero.

Lo stesso Statuto prevede un apposito procedimento per la repressione della condotta antisindacale. Continua a leggere

di Giovanni Dall’Aglio* 

Capita spesso, al rientro dalle vacanze, di pensare frasi del tipo “ora che ho avuto un po’ di tempo per pensare, ho capito che…” oppure “mentre ero in vacanza mi è venuta questa grande idea…”. Quello che però non cogliamo è che, proprio in quei momenti, stiamo svolgendo la parte più importante del nostro lavoro. Continua a leggere

di Marcella Segala*

Il conflitto è inevitabile. A volte abbiamo la consapevolezza del fatto che un conflitto sta nascendo e decidiamo di intraprendere la conversazione difficile, altre volte invece si presenta inaspettatamente e dobbiamo affrontarla. In entrambi i casi, il modo in cui decidiamo di rispondere al conflitto influenzerà il risultato finale. La gestione dei conflitti è un argomento che affronto molto spesso con i miei clienti durante le nostre conversazioni di coaching. Il punto di partenza è sempre la consapevolezza. In primis cerchiamo di chiarire di che tipo di conflitto stiamo parlando. È un conflitto interpersonale, intrapersonale, di gruppo, tra gruppi, tra team? Cosa lo sta causando? Come lo stanno affrontando? Qual è lo stile di gestione del conflitto prediletto? Partiamo da quest’ultimo. Continua a leggere