di Simone Romano* 

Come impostare un processo di selezione strutturato e affidabile, allo scopo di assumere persone in linea con le esigenze aziendali, richiede competenze e strumenti adeguati. Continua a leggere

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di Adalberto Carpentieri* 

L’estinzione del rapporto di lavoro del socio lavoratore di cooperativa sorretto da due autonome ragioni, l’una costituita dall’esclusione deliberata dall’assemblea dei soci sulla base di un fatto riferibile al rapporto mutualistico, l’altra costituita da ragioni attinenti esclusivamente al rapporto di lavoro, da origine a due impugnative che integrano un’ipotesi di cumulo di domande connesse: (i) l’opposizione alla delibera assembleare di esclusione dalla cooperativa e (ii) l’impugnazione del licenziamento. Continua a leggere

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di Antonio Maria Orazi* 

Negli ultimi tempi si sta accendendo il dibattito sulla nuova stagione dell’innovazione tecnologica che, con le sue caratteristiche distruttive rischia di farci vivere una nuova stagione appassionante ma, per molti versi, anche preoccupante, per l’occupazione in genere e per quella intellettuale in modo particolare. Continua a leggere

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di Gaia Davini, Laila Dania Domini, Riccardo Lari, Elisabetta Scatena e Graziano Vezzoni*

Da ormai due mesi è stato abolito dal nostro ordinamento il lavoro accessorio, la cui retribuzione si basava sui buoni lavoro, meglio conosciuti come voucher, e i datori di lavoro che vi facevano ricorso legittimamente sono alla ricerca di strumenti alternativi, che abbiano analoghe caratteristiche di semplicità e flessibilità. Continua a leggere

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a cura di Bernardina Calafiori* 

1 – Cass. civ. sez. un., 01 febbraio 2017, n. 2612 

“La Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza a favore dei Dottori Commercialisti è titolare del potere di accertare, sia all’atto dell’iscrizione ad essa, sia periodicamente, e comunque prima dell’erogazione di qualsiasi trattamento previdenziale, ed a tale limitato fine, che l’esercizio della corrispondente professione non sia stato svolto nelle situazioni di incompatibilità di cui all’art. 3 del D.p.R. n 1067 del 1953 (ora art. 4 del d.lgs. n 139 del 2005), ancorché quest’ultima non sia stata accertata dal Consiglio dell’Ordine competente. In particolare, detto autonomo potere di accertamento sussiste nel momento della verifica dei presupposti per l’erogazione del trattamento previdenziale, al quale si associa naturalmente la cessazione dell’iscrizione all’Ordine, non potendosi ravvisare ostacolo alcuno nella carenza di una procedura specifica per l’esercizio di esso, risultando le garanzie procedimentali suscettibili di essere in ogni caso assicurate dall’osservanza delle norme generali di cui alla l. n. 241 del 1990.”  Continua a leggere

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