LAVORO SPORTIVO E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

di Graziano Vezzoni*

La partecipazione dei lavoratori della Pubblica Amministrazione in attività sportive, sia come volontari che, come lavoratori sportivi retribuiti, è disciplinata dall’articolo 25, comma 6, del Decreto Legislativo n. 36/2021. Questa normativa stabilisce chiaramente i criteri e le procedure per l’autorizzazione di tali attività, delineando un quadro regolamentare specifico per i dipendenti pubblici.

Decreto Legislativo n. 36/2021

Chi Sono i Lavoratori Interessati?
Il decreto identifica i lavoratori della Pubblica Amministrazione come coloro che sono impiegati presso:

  • Enti statali, scuole di ogni ordine e grado, istituzioni educative.
  • Aziende ed enti statali con autonomia organizzativa.
  • Entità territoriali quali Regioni, Province e Comuni.
  • Comunità montane e relative associazioni.
  • Università e istituti di alta formazione.
  • Istituti autonomi per le case popolari.
  • Camere di commercio e loro aggregazioni.
  • Enti pubblici non economici a livello nazionale, regionale e locale.
  • Strutture del Servizio sanitario nazionale.
  • Agenzie statali (es. Agenzia delle Entrate).
  • ARAN (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni).

Esclusioni Specifiche
Le disposizioni non si applicano al personale dei Gruppi sportivi militari e dei Corpi civili dello Stato durante l’esercizio delle proprie funzioni istituzionali, né agli atleti e figure professionali sportive delle Forze Armate e Corpi Armati autorizzati da CONI, CIP e altre federazioni sportive.

Volontariato e Lavoro Sportivo Retribuito
I dipendenti pubblici possono svolgere attività sportiva all’interno di Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD) o Società Sportive Dilettantistiche (SSD) in due forme:

  1. Come volontari: senza ricevere alcun corrispettivo.
  2. Come lavoratori: previo versamento di un compenso.

Procedura di Autorizzazione
Per intraprendere l’attività sportiva retribuita, il dipendente deve:

  1. Inoltrare una richiesta di autorizzazione all’amministrazione di appartenenza.
  2. Attendere la risposta dell’amministrazione, che deve avvenire entro 30 giorni dalla ricezione della richiesta.
  3. Beneficiare del meccanismo del silenzio assenso, qualora non vi sia risposta entro il termine stabilito.

In riferimento all’autorizzazione, opera il meccanismo del silenzio assenso, cioè, è da considerarsi accordata in ogni caso decorso il termine di 30 giorni.

Il D.M del 10 novembre 2023
Questo decreto fornisce i parametri su cui le amministrazioni devono basarsi per concedere l’autorizzazione:

  • Verificare l’assenza di incompatibilità che possano influenzare l’imparzialità del dipendente.
  • Assicurarsi che non ci siano conflitti di interesse tra l’attività sportiva e quella amministrativa.
  • Garantire che l’attività sportiva non interferisca con il regolare svolgimento del servizio pubblico.
  • Mantenere l’indipendenza e l’imparzialità dell’amministrazione.
  • Controllare che l’attività sportiva non prevalga sul lavoro principale, ovvero non occupi più del 50% dell’orario lavorativo settimanale.

Il D.L. del 31 maggio 2024 n.71 convertito con modificazione dalla L. 106/2024
Questo decreto introduce una semplificazione per il dipendente pubblico che percepisce, quale lavoratore sportivo, corrispettivi annui inferiori a € 5.000; infatti fino a tale soglia non è necessario
richiedere l’autorizzazione dell’Amministrazione di appartenenza ma basta effettuare una semplice comunicazione preventiva.

Il decreto introduce un’ulteriore semplificazione: viene concesso più tempo agli enti sportivi per comunicare all’amministrazione di appartenenza del lavoratore sportivo l’ammontare dei compensi erogati ai dipendenti pubblici (comma 11 dell’art. 53 del D. Lgs. 165/2001).
In luogo del termine di 15 giorni dall’erogazione del compenso, viene ora stabilito che il sodalizio avrà tempo fino al 30° giorno successivo alla fine di ciascun anno di riferimento, ovvero alla cessazione del relativo rapporto di lavoro se intervenuta precedentemente, per comunicare, in un’unica
soluzione, i compensi erogati nell’anno precedente al pubblico dipendente in qualità di lavoratore sportivo.

Conclusioni
Il Decreto Legislativo n. 36/2021 e i successivi Decreti del 10 novembre 2023 e del 31 maggio 2024 pongono le basi per un equilibrio tra l’impegno lavorativo dei dipendenti pubblici e la loro passione per lo sport, garantendo trasparenza e coerenza con i principi di imparzialità e buon andamento della Pubblica Amministrazione.

*ODCEC Lucca

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