Tag Archivio per: #lavoratori

di Giovanni Dall’Aglio*

Per troppo tempo il sistema di welfare è stato concepito come una sorta di ricompensa futura, condizionando e sacrificando le scelte presenti in tema di istruzione e lavoro con la prospettiva di una generosa garanzia pensionistica. Un welfare sbilanciato all’ultimo tratto di vita lavorativa non solo non è in grado di prevenire i danni causati dalle scelte sbagliate del presente ma, paradossalmente, rischia di favorirle. Continua a leggere

di Mario Vianello*

I corsi e-learning sono tutti uguali? No!

La formazione e-learning è sempre di più parte della nostra quotidianità ed accompagnerà la nostra vita lavorativa da oggi in avanti. Chiaramente la formazione in presenza ha degli evidenti vantaggi comunicativi, ma ci sono diversi motivi per cui investire nella progettazione di corsi e-learning coinvolgenti rispetto alla formazione tradizionale, ovviamente per tutte quelle aree tematiche che non prevedono un addestramento pratico. Continua a leggere

di Loris Beretta* 

Qualche tempo fa abbiamo pubblicato un articolo intitolato “Il welfare sconosciuto” e siamo partiti osservando le seguenti tre situazioni:

  1. I giovani di adesso, lavoratori pubblici e privati, atipici e precari, liberi professionisti, artigiani, commercianti e industriali avranno, per pensione, nella migliore delle ipotesi, la metà del loro ultimo salario, stipendio o emolumento (vi è sempre più un allargamento della forbice tra persone che lavorano e pensionati, per cui diminuiscono i primi ed aumentano i secondi).
  1. Oggi si vive di più e con meno soldi. I nonni, che un tempo erano la colonna portante del trasferimento di cultura e rappresentavano un sostegno attivo per le famiglie, oggi sono sempre meno presenti nel nucleo famigliare dei figli e sempre meno possono aiutare a livello economico.
  1. L’Istat ha rilevato che la più grande paura per gli italiani è la non autosufficienza e le ultime rilevazioni ne spiegano la ragione: “Circa un terzo degli over 75 presenta una grave limitazione dell’autonomia e, per un anziano su 10, questa incide sia sulle attività quotidiane di cura personale che su quelle della vita domestica (8,5% nell’Ue22)” (fonte ISTAT).

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di Alberto Checchetto* 

Nel nostro ordinamento non esiste una definizione univoca di “condotta antisindacale”.

Gli elementi costitutivi della condotta antisindacale sono individuati all’art. 28 legge n. 300/1970 (Statuto dei Lavoratori) e sono rappresentati dalla condotta datoriale lesiva dell’esercizio di diritti connessi alla libertà e all’attività sindacale, ovvero diretti ad ostacolare il diritto di sciopero.

Lo stesso Statuto prevede un apposito procedimento per la repressione della condotta antisindacale. Continua a leggere

di Bernardina Calafiori e Simone Brusa*

Un lavoratore richiedeva e beneficiava dei permessi previsti dall’art. 33 della legge n. 104/1992 per l’assistenza di una “persona con disabilità in situazione di gravità, che non sia ricoverata a tempo pieno, rispetto alla quale il lavoratore sia coniuge, parte di un’unione civile, convivente di fatto, parente o affine entro il secondo grado”. Continua a leggere

di Mario Vianello*

Nell’era digitale in cui viviamo, la tecnologia sta cambiando il modo in cui apprendiamo e acquisiamo nuove competenze. Una delle più grandi innovazioni in questo campo è la realtà virtuale (VR), che sta rivoluzionando l’approccio tradizionale alla formazione e offre opportunità entusiasmanti per l’addestramento e la formazione in vari settori, compresa la sicurezza sul lavoro. Continua a leggere

di Ezio Marasi*

Nell’articolo precedente (Noi & il Lavoro numero 5/2022 link) è stata presentata la quarta procedura di sistema, tramite la quale il coordinatore promuove e gestisce gli stati di emergenza da infortunio grave e incendio. Continua a leggere

di Loris Beretta*

Qualche tempo fa abbiamo pubblicato un articolo intitolato “Il welfare sconosciuto” (Noi & il lavoro n. 1/2021 https://noieillavoro.it/lopinione/il-welfare-sconosciuto/) e siamo partiti osservando le seguenti tre situazioni: Continua a leggere

di Sergio Vianello* e Monica Bernardi**

I recenti dati dell’Istituto nazionale di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Inail) non lasciano spazio a interpretazioni: negli ultimi due anni in Italia sono morte sul lavoro quasi tre persone al giorno, la maggior parte delle quali impiegata nel settore edilizio. Nei primi sette mesi di quest’anno il numero di infortunati è aumentato di circa il 40% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Continua a leggere

di Ezio Marasi*

La procedura che ha una ricaduta sociale su tutta la collettività del sito produttivo e governa gli stati di riordino del cantiere: la gestione dello stato di emergenza da infortunio grave e incendio.  Continua a leggere